Maschera nera, vestito di bianco,
di cibo e di vino non sono mai stanco.
Oh, questa è bella:
come mi chiamo? Io son Pulcinella!
Son veneziano, e al mio denaro
certo ci tengo, sono un po’ avaro
e son brontolone:
come mi chiamo? Sior Pantalone!
Son bolognese, sono avvocato,
e nella mia vita tanto ho studiato
su questo librone;
come mi chiamo? Dottor Balanzone!
Sempre mi vesto di mille colori,
solo così si rallegrano i cuori;
lo sai tu, bambino,
come mi chiamo? Sono Arlecchino!
Sono furbissimo, sono il più astuto,
so dir tante frottole e vengo creduto.
Oh, che storiella!
Come mi chiamo? Sono Brighella!
Sono lombardo, son di Milano,
porto il tricorno (un berretto un po’ strano)
e ho anche il codino;
come mi chiamo? Son Meneghino!
Tra tanti uomini io solo ho la gonna,
perché qui in mezzo son l’unica donna,
e che birichina!
Come mi chiamo? Ma sì, Colombina!
Son malinconico e innamorato,
triste una lacrima il viso ha segnato.
Cosa farò?
E come mi chiamo? Sono Pierrot!
Ma ora anch’io rido e sono felice
perché si fa festa e ogni scherzo, si dice,
qui tra noi vale;
lo sai tu perché? Perché è CARNEVALE!!!
Codiverno, 18 gennaio 2012 Siamo felici di pubblicare questa bella filastrocca
frutto della penna e della fantasia
della nostra cara amica
Silvia Camatta!
p.s. Lei è più brava nelle rime!!;-)))